Acqua Eva: storia di una rivoluzione naturale dalla sorgente più alta d’Europa

Tra le montagne della provincia di Cuneo c’è un’impresa che in pochi anni è riuscita a contraddistinguersi per qualità e innovazione. Oggi vi raccontiamo la storia di impresa di Acqua Eva, nata nella primavera del 2001 dal sogno di un gruppo di imprenditori locali di imbottigliare acqua minerale naturale captata da sorgenti d’alta quota, nel comprensorio del Monviso in un’area dichiarata Riserva della Biosfera dall’UNESCO.

Innovazione e sostenibilità: dalla rigenerazione di un vecchio setificio nasce il primo stabilimento

Il primo passo che dà inizio alla storia è nel febbraio del 2010, data di avvio dei lavori, dove dal recupero di un vecchio setificio immerso nel verde, il setificio Bonnet, prende forma il primo stabilimento a Paesana. Gli elementi su cui si decide di investire sono: la valorizzazione delle risorse già presenti sul territorio senza alterare ambiente e paesaggio. Il 23 luglio 2010 viene imbottigliata la prima bottiglia di Acqua Eva in uno stabilimento altamente tecnologico ed ecosostenibile.

In questa vallata, a 2042 metri di altitudine, da una falda alpina incontaminata e protetta, sgorga l’Acqua Eva. Il particolare processo di imbottigliamento permette di avere un’acqua minimamente mineralizzata che si distingue per leggerezza e per il bassissimo contenuto di sali minerali, rendendola una delle acque con meno sodio al mondo e soprattutto le cui caratteristiche rimangono invariate dalla sorgente alla tavola.

Le caratteristiche che contraddistinguono Acqua Eva la rendono un’acqua minerale adatta per tutte le età e per qualsiasi dieta. Da un lato, infatti, è adatta anche alla preparazione di alimenti per lattanti, dall’altra aiuta a prevenire l’affaticamento dell’organismo e dei reni, favorendo la diuresi.

Impegno ecologico e innovazioni tecnologiche

Le scelte di impresa possono fare la differenza per il futuro se si sceglie di seguire strade che conciliano le esigenze di mercato con quelle ambientali. Fonti Alta Valle Po S.p.A. ha sempre dimostrato un forte impegno verso la sostenibilità: nel 2018, l’azienda ha realizzato un nuovo magazzino automatizzato, mentre nel 2019 ha introdotto una bottiglia in R-Pet, promuovendo il riciclo delle materie plastiche.

Nonostante le sfide del 2020, l’azienda ha installato una nuova linea di imbottigliamento per ottimizzare la produzione e rispondere alla crescente domanda del mercato, aggiungendo nuovi formati.

 Nel 2023, è stata introdotta un’ulteriore linea tecnologicamente avanzata per migliorare il processo di imbottigliamento, sia in termini di velocità sia di efficienza energetica.

Energia rinnovabile e risparmio energetico

Tutta l’energia elettrica acquistata per imbottigliare Acqua Eva proviene da fonti rinnovabili. La maggior parte dell’energia necessaria viene autoprodotta all’interno dello stabilimento, grazie a un impianto fotovoltaico e a un sistema di rigenerazione, che trasforma il gas metano prima in energia elettrica, poi in acqua calda e infine in acqua fredda: ogni elemento ha la sua funzione all’interno del ciclo di imbottigliamento.

Certificazioni e standard di qualità

Dal 2020, tutti gli aspetti del sistema di gestione ambientale di Fonti Alta Valle Po S.p.A. sono certificati secondo lo standard ISO 14001, attestando l’alta qualità e l’impegno ecologico dell’azienda.

Acqua Eva non è solo un’acqua minerale, ma un simbolo di purezza e sostenibilità, un vero e proprio tesoro alpino che arriva ogni giorno sulle tavole degli italiani.

05/09/2024 / LaGemma Magazine / Acqua Eva